Il Liceo Artistico Casorati: cenni storici

Il Liceo Artistico Statale "Casorati" è attualmente ospitato nel centro storico della città in un antico edificio ubicato in via M. Greppi, nell'isolato compreso tra via Silvio Pellico e via dell'Archivio.

La storia dell’edificio ha origini antiche «esso comincia a prendere l’aspetto attuale dopo il trasferimento delle suore Agostiniane, cioè quando diviene sede del Monastero di S. Maria Maddalena. Il governo di Milano, infatti, il 1° luglio del 1646 decretata la demolizione della chiesa e del monastero fuori le mura, per ragioni militari. Le religiose acquistano allora dai Padri Barnabiti la costruzione, un tempo della famiglia Caccia, posta di fronte al monastero di S. Agostino, attuale Convitto Carlo Alberto; vi uniscono diverse case attigue al fine di ampliare e rendere più confortevole il monastero; erigono una chiesa con facciata sull'attuale c.so Cavallotti. Le Agostiniane rimangono in questo edificio fino al 1798, quando si trasferirono nell'attiguo monastero di S. Agostino» (www.provincia.novara.it).

Nel 1805, Napoleone, con un suo decreto, regola l’impiego delle risorse destinate alla pubblica istruzione. Con un altro decreto dello stesso giorno vietava ai sudditi del regno di andare a studiare all’estero. Il 14 marzo del 1807 un decreto del viceré del Regno d’Italia, principe Eu­genio Napoleone, creava otto licei nazionali, quattro con convitto. Di questi licei, tre per dovevano essere di immediata attuazione.

Appena a Novara si seppe, molto probabilmente per mezzo del ministro Giuseppe Prina e dello stesso ministro degli interni, il conte Arborio di Breme, già prefetto di Novara, che si sarebbero istituiti dei convitti destinati a ricevere non meno di 100 alunni, il Comune si affrettò a sollecitare la erezione di uno di tali istituti a Novara.

Il Convitto Nazionale, sorse, prima ancora che per volere del Go­verno, per il desiderio dei cittadini. Il decreto 14 marzo 1807 veniva a coronare le richieste dalla Municipalità. Novara divise con Venezia e con Verona l’onore di essere scelta come sede di uno dei tre licei con convitto, che do­vevano essere immediatamente attuati.

Il 27 marzo 1807 il prefetto del Dipartimento dell’Agogna rendeva nota l’erezione del nuovo liceo e convitto, «istituito dalla profonda sapienza del più benefico fra i monarchi e dalla sua paterna sollecitudine accelerato anche in mezzo allo strepito delle armi ». Notificava, poi, la disponibilità di 90 posti, in tutto od in parte gratuiti, invitando gli aspi­ranti a concorrervi.

«Il nuovo istituto doveva aprirsi con la fine dell’anno scolastico. Cominciarono, quindi, subito le pratiche per la scelta dei locali e per i lavori opportuni. Facile fu la prima cosa. Il monastero di S. Chiara e quello delle monache di S. Agostino, dette Rosette, furono proposti come op­portuni ad essere sede del nuovo istituto. Fu data la preferenza a quello di S. Agostino, specialmente per la sua vicinanza all’ex mo­nastero della Maddalena, ove, come si è detto, eran state trasportate le scuole. Le monache che v’erano furono, coi dovuti riguardi, tras­portate provvisoriamente nell’ex convento domenicano del Rosario. Si diede subito mano ai lavori di adattamento. Fra il resto fu gettato l’arco ad oriente che, anche attualmente, serve ad unire il convitto al liceo. Ma tali lavori richiesero un tempo alquanto lungo, così che non fu possibile inaugurare il convitto per la data prescritta» (cfr. A. Lizier, Le scuole di Novara e il Liceo Convitto, Novara 1908).

L’apertura della nuova scuola venne fissata per il 15 novembre 1807: erano già stati as­segnati i posti gratuiti, erano state fatte le iscrizioni (106 convittori), erano stati nominati l’economo ed i membri del consiglio d’amministrazione, ma i lavori di adattamento non erano ancora terminati; si decise quindi di rimandare l’inaugurazione. Questa fu fissata il 10 gennaio 1808.

«Con la Restaurazione del 1814 muta anche il precedente ordinamento scolastico. Nel 1817 il liceo-convitto, trasformato in Collegio Reale è affidato ai Gesuiti. L'edificio in questo periodo è sottoposto a numerose trasformazioni e adattamenti interni, come ad esempio l’unione dei due ex-monasteri, della Maddalena e di S. Agostino, grazie a dei passaggi ad arco ancora oggi esistenti sulla via M. Greppi» (www.provincia.novara.it).

Con la riforma Gentile di epoca fascista nell’attuale sede del Liceo Artistico trova posto il Liceo Classico “Carlo Alberto” per il quale si appresta una nuova sede solo all’inizio degli anni Settanta del XX secolo. Il Liceo Artistico, istituito nel 1970, dopo aver trovato provvisoria ospitalità presso la scuola Media Pier Lombardo e il Teatro Coccia, nel 1974 venne collocato nella sede di Via Mario Greppi 18. A quell’epoca l’edificio che doveva ospitare il costituendo Liceo Artistico si trovava in cattive condizioni, tali da rasentare l'inagibilità.

Il primo incaricato della direzione didattica fu il Prof. Walter Lazzaro, pittore, insegnante proveniente da Roma e docente presso l’Accademia di belle arti di quella città. Tra i presidi che si sono successivamente avvicendati figura il compianto professor Quaglino, al quale è stata dedicata la intitolazione della biblioteca d’istituto. Tra gli insegnanti che hanno lavorato presso il Liceo Artistico è da ricordare, per la notorietà in campo letterario, Sebastiano Vassalli.

 Alla fine degli anni ’70 il Comune di Novara decide di intervenire sull’edificio. I settori principali d’intervento riguardano le condizioni statiche (cornicioni di gronda; capriate palestra; lesioni murarie; intonaci esterni) sia le condizioni di sicurezza (centrale termica non a norma; persiane pericolanti; parapetti finestre bassi) sia le condizioni delle finiture (serramenti degradati; intonaci interni ed esterni scrostati; pavimenti sconnessi; infiltrazioni dalla copertura.) sia, infine, le condizioni igieniche (umidità sulle strutture murarie; insufficiente illuminazione artificiale; servizi igienici inadeguati). Dall'anno scolastico 1993/1994 divenne funzionante la sede staccata di Romagnano Sesia presso il palazzo Curioni. L'edificio è opera dell'architetto Giuseppe Locarni e venne edificato intorno al 1880 per la liberalità del notaio Giuseppe Curioni che volle in tal modo offrire ai giovani di Romagnano e della zona un collegio convitto con scuole annesse. Tale distaccamento consente la frequenza a studentesse e studenti provenienti proveniente dal Cusio, dal Verbano, dalla Valsesia e dal Biellese.